sabato 10 maggio 2014

A SCUOLA DI CHAMPAGNE CON DAVID BOURDAIRE

Cari amici, questo è un appuntamento che non dovete mancare. Si entra nel cuore dello Champagne, lo si viviseziona e si scopriranno così le peculiarità che sfumano in molteplice differenze nel mondo Champagne.

La location è meravigliosa ed i presupposti per una grande serata ci sono tutti.

Vi allego il link per chi volesse prenotare.

http://www.acasadibabette.it/eventi/

CASA DI BABETTE a ROSIGNANO MONFERRATO (AL)

domenica 27 aprile 2014

DVD LANGHE DOC - Storie di eretici nell'Italia dei capannoni

DVD LANGHE D.O.C. 
Storie di eretici nell'Italia dei capannoni

Un film di Paolo Casalis



Mi ha incuriosito molto questo dvd, che ho trovato nel punto vendita del Museo del Cavatappi a Barolo. 
Tre personaggi: un produttore di formaggi, uno di pasta e una grande produttrice di vino. Con idee molto chiare: qualità, tipicità, territorialità e produzioni limitate, il tutto mirato alla salvaguardia del territorio contro la cementificazione. DNA unico. Uomini di coraggio, che hanno saputo reagire dicendo: basta, questo no.

Non vi dirò di più, guardatelo e leggetelo visto che in allegato vi è anche il libro di Federico Ferrero "Storie di eretici nell'Italia dei Capannoni" - 28 pagine.

Un video che porta riflessione e che mi ha confermato il mio essere eretico.

Alcuni commenti di :

"Si scrive Langha Doc , si legge Mondovino all'Italiana."  Andrea Scanzi, LA STAMPA

" Nel breve spazio della mia lunga vita l'Italia è cambiata in una maniera spaventosa.
E' tutta una lotta contro il tempo, bisogna riuscire a diventare civili prima che il disastro sia completo.
Bisogna vedere se arriviamo ancora in tempo a salvare questo paesaggio.
Per me in gran parte l'abbiamo già distrutto. "  GIORGIO BOCCA

ZOI CHE PIACERE. CHARDONNAY ANGELO GERMANO

ZOI 2011 - CHARDONNAY ANGELO GERMANO - BAROLO

Capita in una domenica, al tiepido sole, di trovarsi in quel magnifico borgo che è Barolo. Visita al WiMu (Wine Museum) , piccolo gioiellino sensoriale dedicato all'uva che raccomando caldamente. Degustazione di 4 baroli di gran classe (non vi dirò quali) all'Enoteca Regionale e poi nuovamente visita al museo del Cavatappi. Anch'esso molto bello ed interessante perché anche attraverso i cavatappi si può fare e conoscere la storia dei luoghi da cui provengono.
A seguire giretto per le vie del Borgo e in un baleno arriva l'ora dell'aperitivo... ed eccoci "spiaggiati" nel Baruccio fronte parcheggio principale di Barolo.
Chiedo una bottiglia di vino bianco e non avendo carta dei vini mi faccio dire che cosa hanno, alla voce Chardonnay di Germano mi blocco ed ordino quest'ultimo. Però.... nella mia ignoranza do per scontato Ettore Germano, una sicurezza ed invece mi arriva Angelo Germano Chardonnay Zoi 2011. Mamma mia. Penso e mi sussurro: fregato. Poi analizzo la bottiglia, 14 gradi alcoolici.. Zoi....2011.....lo verso nel bicchiere....dorato carico.....olfatto.... PORCA VACCA ! Che bontà. 
Da anni proclamo ai miei corsi che quest'uva in genere marca sentori di banana più o meno matura ma mai mi era capitato di sentirla in modo così netto, franco. Elegante, intenso, burroso, batonnage in barrique. UUAAOOO.
In bocca caldo, pieno , grasso e morbido. Il vino è sparito in un batter di ciglia. Ad esser sinceri come vino non lo consiglierei all'aperitivo, esagerato, meglio a pasto. Rischiate di rimanere incollati alla sedia.
Diciotto euro (al bar) davvero ben spesi.
Complimenti Davide Germano, nipote del fondatore dell'azienda.



Vi allego anche un video che ho trovato su youtube che spiega come viene prodotto:

https://www.youtube.com/watch?v=Sa36F0Q-aRM



PRODUTTORE: Az. Angelo Germano

DENOMINAZIONE: Langhe Chardonnay  Zoi

ANNATA: 2011

DOVE: Barolo

GRADI: 14 % Alc.

domenica 20 aprile 2014

MARTELLINO DEGLI INCONTRI IGT 2012 - VERMENTINO problema, problemino.

Capita di aprire bottiglie e trovare sorprese non propriamente positive. Di conseguenza mi chiedo se sia un bene scrivere e commentare il prodotto in questione. Non è mia intenzione, danneggiare o offendere il produttore semmai aiutare nel non commettere più certi errori.

La sorpresa è stata amara, poiché il vino ha mostrato evidenti segni di rifermentazione ma l'amaro peggiore è dato dal fatto che alla base vi è un ottima uva che ha sviluppato un vino di "carattere". Oltre al fatto che l'azienda lavora con un preciso e chiaro metodo in agricoltura, il biologico.
Di cui io sono un fautore ma anche un critico intransigente.


Siamo a Suvereto (LI) in Val di Cornia e le uve che vengono utilizzate per questo vino sono principalmente Vermentino e in minima parte Trebbiano Toscano dell'annata 2012. Il vino viene affinato in botti di legno.

Nel bicchiere esprime un colore giallo dorato carico, intenso nell'olfatto ma che inizia a marcare la caratteristiche note date da una rifermentazione in bottiglia, bollicine che già si vedono a occhio nudo.

In bocca è pieno e morbido, il vino avrebbe davvero una gran stoffa. per non parlare dell'ottimo rapporto qualità prezzo. Inutile dire che si sente la gasatura che non dovrebbe avere e le inevitabili note del rifermentato. Peccato davvero.

Ma una cosa è sicura, lo vorrò ricomprare e assaggiare in condizioni normali. Forza ragazzi la strada èè quella buona.

L'etichetta che vi ho postato è leggermente diversa, negli anni è cambiato ma avendo dimenticato di fare una foto vi ho allegato una trovata sul web.

PRODOTTO: Martellino degli Incontri Toscana Bianco IGT 2012 Vermentino

PRODUTTORE Azienda Agricola Incontri

DOVE: Toscana Val di Cornia

UVA: Vermentino

ALCOOL : 13 % Vol








sabato 5 aprile 2014

DISCESA IN CANOA DEL FIUME PO CON DEGUSTAZIONE VINO A CURA DELL'ENOLOGO ASSETATO

Cosa lega un Castello, una gita in canoa sul fiume Po e una sana degustazione di vino alla scoperta delle aree vitivinicole a cavallo tra Monferrato e Astigiano? Scopritelo leggendo il volantino allegato.


Il tutto domenica 13 aprile con partenza alle ore 09.30 presso il castello di San Sebastiano da Po (TO).

La degustazione è curata dal sottoscritto cioè Ezio Cravero de L'Enologo Assetato

Per info non esitate a contattarmi.

www.enologoassetato.it

lunedì 31 marzo 2014

SPUMANTE KLOSTERSEKT TROCKEN 1973 - ABBAZIA DI KLOSTERNEUBURG

Avete letto bene... 1973... spumante, rarità che ho trovato e che io stesso non conoscevo. Siamo in Austria, sopra Vienna , nell'Abbazia di Klosterneuburg.

Vi allego anche il link dell'Abbazia  :
http://www.stift-klosterneuburg.at/resources/files/2012/3/7/2904/sekt-en-klostersekt-brut.pdf

Premetto che non mi è stato facile risalire ad informazioni su questo prodotto, in quanto come avete visto negli anni è cambiata la veste della bottiglia e con ogni probabilità anche la miscela di uve utilizzata. Comunque prendo  per buono un taglio di Riesling Italiano al 60 % e rimanente Gruner Veltliner.

Ho portato questo magnum ad un mio corso sul vino ad Ivrea, con poca convinzione sull'effettiva tenuta del prodotto; ero più nell'ottica di far assaggiare uno spumante ossidato dal tempo e spento di gasatura ed invece.... sorpresa tra le sorprese, una vera BOMBA DI PROFUMO E SAPORE.

UUUAAAAAOOOOO !!




Nei nostri bicchieri è entrato con un giallo dorato carico, splendido da vedere. Un perlage fine, finissimo  un poco evanescente (non lo concediamo dopo 40 anni?! ).

Al naso il valzer viennese si traduce in note di zabajone, burro fuso, confettura di agrumi e delicate note di mandarino. Intensissimo e persistente.

Una bocca rotonda, equilibrata tra morbidezza e acidità che ancora tiene con un finale lungo di gusto e sapore.  Frizzante e cremoso nella spuma, che ti sorprende.

Felice di aver condiviso questa bottiglia con i miei ragazzi. Inutile dire che la bottiglia si è svuotata in un baleno.

E bravi questi Monaci Benedettini a cui va il mio applauso.

Prodotto: KLOSTERSEKT TROCKEN

Produttore : ABBAZIA DI KLOSTERNEUBURG

Dove: AUSTRIA

Anno: 1973

Alcool: 12.5 %

Bottiglia : 1.5 lt.

Pagata. una balla di fumo... 


domenica 9 marzo 2014

PISCO MONTE FRAILE RESERVADO

Il Pisco, vocabolo preispanico che in lingua Quechua significa Uccello, viene prodotto in una zona piuttosto vasta a cavallo tra Cile e Perù, che comprende inoltre al suo interno il deserto perfetto, meglio conosciuto con il nome di Atacama a cui agli amanti di Luis Sepulveda e coloro  che amano la Parigi - Dakar non potrà che far vibrare il cuore al solo sentirlo nominare.
Parliamo di un distillato conteso tra i due stati, a tal punto che per un nonnulla non sono entrati in guerra. Ci troviamo in una zona di produzione vitivinicola di tipo desertico e le foto allegate che sono state scattate da me personalmente nel lontano 2004 rendono bene l'idea. 

Nella foto potete vedere le reti antigrandine che servono per spezzare il fortissimo vento tra i filari.

Prodotto principalmente con uve moscato in Cile ( il pisco Monte Fraile è viene distillato con uva fresca di Moscato Rosa e Moscato d'Alessandria ), mentre in Perù intervengo uve come la Quebranta, Italia e la spagnola Torontel.

La bottiglia che ho voluto condividere con i miei allievi (parolone, preferisco amici) del centro di Formazione CONEDIA di Ivrea ( www.conedia.it ) è il Pisco Monte Fraile Reservado producto con denominacion controlada.
Questo distillato è stato da me acquistato nel lontano 2004 direttamente in loco, alla cooperativa agricola Pisquera Elquì. Nell'omonima valle dell'Elquì , cuarta region chilena.

Ho voluto condividere, degustare, insieme a questi bravi ragazzi, curiosi di assaggiare e sperimentare qualcosa di nuovo.

Il distillato è sempre un momento intimistico ma ogni tanto è piacevole berlo in compagnia.

Veniamo alla bottiglia in questione che per la cronaca non viene più prodotta, è cambiato sia il formato della bottiglia che la ricetta delle uve in fase di distillazione. Credo che quella che ho aperto sia pressochè introvabile in Italia.
Parliamo ora di questo distillato di UVA FRESCA, non di grappa ci tengo a precisarlo.

Il colore è un dorato scarico, vivo e luminescente, bello da veder girare nel bicchiere. Il naso, intenso, offre un cesto di fiori secchi, erbe aromatiche come mentuccia, salvia, scorza d'arancia e un aroma intenso di panettone. Ricco davvero.

Al primo sorso si percepisce il secco e un alcool (40 gradi) ben amalgamato e equilibrato. Nel contempo un sapore dolce di legno di rovere francese, vanigliato che lascia spazio a delle note di rabarbaro e liquirizia amara con una discreta persistenza. Non lunghissima.


Di fronte a tanto prodotto, in una nazione come la nostra che non difetta di abilità in fase di distillazione non si può non esclamare W il CILE  e ... W IL PERù ( per par condicio) .

Se poi volete sperimentare ancora di più, vi consiglio il Pisco Sour, di cui i cileni sono gran bevitori all'aperitivo, a pasto e dopo cena; in sostanza un cocktail composto da Pisco , zucchero, succo di limone, ghiaccio tritato.....  io ci ho provato più volte durante la mia vacanza ma non sono mai riuscito a farmelo piacere... fate vobis...

Ezio

PRODOTTO: PISCO MONTE FRAILE RESERVADO

PRODUTTORE : Cooperativa Agricola Elquì

DOVE: Camino a Peralillo S/n Vicuna - Cuarta Region - Chile

UVA : Moscato Rosa, Moscato di Alessandria

ALCOOL : 40 %

BOTTIGLIA : 75 cl.




martedì 25 febbraio 2014

Se ami bere CHAMPAGNE , non puoi non andare.

Cari amici, vi segnalo un appuntamento in quel di Rosignano Monferrato per tutti coloro che amano le bollicine ed in special modo lo CHAMPAGNE. Organizzato dall'amico Gionata Venesio , proprietario del Ristorante "A casa di Babette".

Un appuntamento unico, 30 spumanti  in degustazione nella splendida cornice del Castello di Uviglie (Al).

Per tutte le informazione vi allego il link... non mancate, ne vale la pena.

http://www.lacuvee.it/?utm_source=La+Cuv%C3%A9e&utm_campaign=4352b5a707-Babette30%2801%29_17_02_14&utm_medium=email&utm_term=0_afab166c97-4352b5a707-406899175

Cin-Cin e basin da Ezio

sabato 15 febbraio 2014

SPAGHETTI ALLA CARBONARA CON BIRRA ROSSA

Gli spaghetti alla Carbonara di Carla ( se vorrete ve la farò conoscere) sono indimenticabili.
Vecchia ricetta romana, rigorosamente senza panna, guanciale, uovo, pecorino, prezzemolo.... insomma tutto quello che serve per un piatto da goduria estrema.
Senza curarmi dell'abbinamento, porto con me la birra Monasta del birrificio San Biagio. Gran prodotto: una rossa dalla schiuma color nocciola, profumi pulitissimi, eleganti, non troppo intensi ne tenui. Bilanciata nel suo essere morbida, ne dolce ne amara, equilibratissima. 7 gradi di puro piacere. L'abbiamo bevuta che era già scaduta ed era veramente buona.
E poi che ti succede? Ti arriva un piattone di spaghetti fumanti, che libidine. Inizio con una forchettata e mastico una Carbonara, leggera ed elegante (complimenti Carla) e mi vien voglia di un cereale liquido e così sorseggio una birra con i controKazz e senti, senti mi viene fuori un abbinamento eccellente.
Prima la pasta con tutti i suoi aromi, poi la birra esplode si fa sentire, poi ancora si legano insieme ed altri sapori e poi...silenzio. Il tutto ti lascia una bocca pulitissima e ti vien di nuovo voglio di altri spaghetti.
 
La pancia esplode, il bottone freme, come farò, ne voglio ancora ma non ho più spazio. Mamma mia!!! Carla mi vuoi far morì !!!
 

martedì 11 febbraio 2014

APRIRE UNA BOTTIGLIA DI VINO CON LE SOLE MANI

Quale miglior modo di inaugurare questa nuova categoria intitolata Cavatappi ed esordire con l'aprire una bottiglia senza però l'ausilio di quest'ultimo ?!
E' davvero possibile con le sole mani ? Certo.
Guardate questo video...

http://www.youtube.com/watch?v=u1wROm-OF9w

sabato 8 febbraio 2014

VINO LIOFILIZZATO IN BUSTA MA.... SOLO PER ESCURSIONISTI.

Da anni mi chiedono se esiste il vino liofilizzato, ebbene sì.
La casa tedesca TREK'N EAT azienda specializzata nella produzione di cibo per escursionisti, vi mette a disposizione al prezzo di 4 € una busta di vino rosso da sciogliere in 2 dl. di acqua e sviluppare così ben 8,2% gradi alcoolici. Se non mi credete guardate la foto.
Qualcuno lo ha assaggiato?
Anni or sono, mentre guardavo in televisione un servizio sulla massacrante Marathon de Sables , 120 km di corsa nel deserto marocchino, vidi un corridore tedesco sciogliere proprio questa bustina ed ammettere candidamente: a casa mia questo vino lo troverei schifoso ma in questo contesto è la cosa più buona di questa massacrante giornata.
 
Se qualcuno vuole sperimentare, aspettiamo un commento.
 
 
 
 

giovedì 6 febbraio 2014

TAVERNELLO MON AMOUR....

Da anni tengo corsi sul vino, cerco di trasmettere i concetti chiave per conoscere nel modo più approfondito questa bevanda.
Di prassi faccio sempre assaggiare Tavernello e Freschello , che sono dal mio punto di vista vini didattici, ben fatti "in cantina" dagli enologi preposti a questo. Devo dire con un certo stupore da parte di chi mi ascolta che si aspetta da me pareri ultra negativi.
Infatti ho sempre sostenuto che siano vini sornioni, piacioni, pur valendo zero. Perché ben costruiti.
Ed ora leggetevi questo articolo ....e commentate se volete.


http://www.intravino.com/assaggi/portare-il-tavernello-alla-fiera-dei-vini-veri-per-vedere-leffetto-che-fa-perche-lo-fa-eh/


lunedì 3 febbraio 2014

BIRRA FULLER'S VINTAGE 2010

Sabato sera siamo stati invitati da una splendida coppia di amici in quel di Cavagnolo (TO). Bruna, Filippo, sua sorella Danila e la loro figlia Anna, coetanea della nostra Isotta. La scena culinaria è stata quella di tante famiglia italiane; una pizza in compagnia  mangiata rigorosamente nel cartone d'asporto e la birra di rito.
Per ben figurare avevo portato con me La Zucca de Le Baladin, ma non è di questo grande birrificio che voglio parlare piuttosto di un prodotto che mi ha messo in tavola Filippo con mio grande stupore. Perchè anni oro sono l'avevo venduta proprio io a loro e questo particolare non lo ricordavo. Che buon regalo in tavola.
Alla Fuller's non scherzano, siamo a Londra e se guardate la foto capirete da soli: confezione in cartone molto bella, elegante bottiglia così come l'etichetta numerata.Ogni annata è diversa dall'altra per cui ogni anno una nuova scoperta. Parliamo di una birra che gli stessi produttori raccomandano di bere anni dopo la data di scadenza. E sì! Le birre si possono bere anche dopo la scadenza, non tutte ma uno buona parte.
Lo stile birrario è quello di un England Strong Ale, birra maschia, da rugbisty, da atmosfera londinese in nebbia.
Quando cade nel bicchiere svela un colore aranciato con riflessi ramati, la schiuma densa, compatta ha un colore nocciola tostata. Bellissima da vedere .
Al profumo vi cito testualmente le parole veritiere di Filippo, che dando ascolto al suo istinto ha esclamato: sembra un Whisky! Vero,verissimo. Aveva ragione perché parliamo di una birra ricca e complessa con sentori di pesca matura, caramella mou, frutta secca e zucchero natural molasses (se lo conoscete). In bocca leggera gasatura , pienezza di corpo e schiuma densa e cremosa. I profumi esplodono anche in bocca ed a seguire un amarognolo che si fa sentire prepotente ma non eccessivo. Quì esce il maschio che è in lei. Inoltre questa è una birra condizionata, significa che un pò del loro lievito unico e selezionato viene lasciato all'interno di ogni singola bottiglia in modo che il tempo faccia il suo corso sui profumi.
Grande, grande bevanda ma non ve la consiglio a stomaco vuoto, non perdonano i suoi 8.5 °C di alcool; piuttosto bevetela con un Toma d'alpeggio, un Bitto di lunga stagionatura oppure dopo cena davanti al focolare.

Vi allego il sito della Fuller's :   http://www.fullers.co.uk/rte.asp?id=66

PRODUTTORE: FULLER'S HEAD BREWER, JOHN KEELING 

STATO: INGHILTERRA

DOVE: LONDRA

BOTTIGLIA : 0.5 Lt.

ALCOOL: 8.5 % Vol.

COSTO: 9 €








venerdì 31 gennaio 2014

POULLY - FUISSE' Vignes de Chaintreuil CHATEAU DE BEAUREGARD

Il 13 ottobre 2013 in quel di Parigi, deliziosa e affascinate metropoli europea, mi sono concesso l'acquisto di alcune bottiglie di vino in enoteca (catena Nicolas) dopo aver precedentemente comprato in uno splendido negozio di formaggi una strabiliante selezione, di cui io e la mia moglie Babuz siamo golosi.
Il vino in questione è un borgogna bianco del Maconnais, più precisamente un Poully - Fuissé AOC (l'equivalente francese delle nostre DOC ), prodotto ottenuto da Chardonnay annata 2011, vinificato da Joseph Burrier.
Dopo essere rientrati in patria, con qualche lacrima di dispiacere (Parigi Mon Amour!), al binomio vino-formaggio abbiamo deciso di abbinare alla cena, anche una coppia di nostri amici, particolarmente golosi di cacio e vino.
Nello servire questo bevanda ho commesso un piccolo errore, la temperatura di servizio, troppo freddo. Nulla di grave, abbiamo aspettato alcuni minuti che arrivasse a 10/12 °C e ... vai!!!! Goduria. Vi voglio dire che se preferite percepire la mineralità a discapito dei profumi fruttati è meglio servirlo sui 9°C.
Il vino al colore già esprimeva tutta la sua delicatezza con un giallo paglierino carico, segno di un avvio verso un età più matura. Non serviva spingere il naso nel bicchiere, tutti i suoi profumi arrivavano ai ricettori olfattivi con un eleganza ed una pulizia netta, davvero molto fine. Spiccavano profumi di banana, ananas e papaya, un cestino di frutta tropicale.
Alcoolicamente parlando un vino ricco, che non si risparmiava assolutamente, bilanciato in acidità, al punto di essere scorrevolissimo e gustoso. Vorrei berlo anche con più anni di vecchiaia...chissà se un giorno una bottiglia arriverà tra le mie mani.

Ottimo vino davvero, d'altronde siamo in una delle grandi patrie dello Chardonnay.

Nel ripensare a questo Puolly,  l'acquolina sale alle stelle e vorrei che mi si materializzasse un Orata all'aceto e miele di limoni con insalata belga brasata.   Uhhhh... gnam.

DENOMINAZIONE:  POULLY - FUISSE' VIGNES DE CHAINTREUIL CHATEAU DE BEAUREGARD

NAZIONE: FRANCIA

PRODUTTORE:  JOSEPH BURRIER

DOVE:  PUOLLY FUISSE'

ALCOOL:  13% VOL.

COSTO: 22 € IN ENOTECA A PARIGI



mercoledì 29 gennaio 2014

PORTO TAWNY QUINTA DE ERVAMOIRA 10 ANOS

Diamo inizio all'avventura di questo post con un vino straniero. La logica imporrebbe un vino di casa, magari piemontese purtroppo però ogni tanto mi capita di lasciar fare all'istinto.
Veniamo a questo nettare regalatomi nel mese di agosto 2013, dal mio caro amico "Il Polpini", lamporecchiano D.O.C. e  appassionato bevitore, il quale ha fortuna di avere un fratello che vive a Lisbona e può attingere a prodotti enologici di nicchia davvero validi.

Grazie Polpini. A te e tuo fratello per questa magnifico regalo.

13 ottobre 2013 , casa dolce casa. Dopo una cena in cui non ci siamo risparmiati, io, mia moglie e gli amici Betto e Francesca, due gourmand di tutto rispetto, decidiamo che è arrivato il momento di stappare questa bottiglia di Porto , prodotta da Adriano Ramos Pinto. Il vino da fine pasto per "farsi" la bocca come si usa dire in certe occasioni. 
Stappo e verso...si schianta nel bicchiere con quel sono sordo che ti fa capire lo spessore che ti si espanderà in bocca, un colore granato con un unghia aranciata ti svela i suoi anni in botte, d'altrone parliamo di un Tawny. Bello da guardare e far scorrere sulle pareti.
Straordinario impatto olfattivo, ricco, un  cestino pieno di prugne secche, uvetta, tabacco dolce, liquirizia, cioccolato e spezie. Che profumi puliti....
Il palato si esalta e ringrazia, esplode pieno con un alcool dominante (forse un filino troppo ma glielo concedo d'altronde il vino perfetto non esiste) , poi quando si susseguono i sapori anche una nota tannica  li accompagna, come un padre accompagna la propria figlia all'altare. Ma è un accompagnamento lento e godereccio.
Mi esalta questa vino! Ma l'esaltazione è breve perché in un niente è finito ......e così rimane il ricordo di una magnifica serata in cui anche il vino ci ha regalato emozioni .

DENOMINAZIONE:  PORTO TAWNY RAMOS PINTO 10 ANOS

NAZIONE: PORTOGALLO

PRODUTTORE:  ADRIANO RAMOS PINTO

DOVE:  NELLA QUINTA DE ERVAMOIRA SITUATA A RIDOSSO DEL FIUME COA

ALCOOL:  21% VOL.

COSTO: REGALATA MA DOVREBBE AGGIRARSI SUI 20 € , OTTIMO RAPPORTO QUALITà PREZZO