sabato 10 maggio 2014

A SCUOLA DI CHAMPAGNE CON DAVID BOURDAIRE

Cari amici, questo è un appuntamento che non dovete mancare. Si entra nel cuore dello Champagne, lo si viviseziona e si scopriranno così le peculiarità che sfumano in molteplice differenze nel mondo Champagne.

La location è meravigliosa ed i presupposti per una grande serata ci sono tutti.

Vi allego il link per chi volesse prenotare.

http://www.acasadibabette.it/eventi/

CASA DI BABETTE a ROSIGNANO MONFERRATO (AL)

domenica 27 aprile 2014

DVD LANGHE DOC - Storie di eretici nell'Italia dei capannoni

DVD LANGHE D.O.C. 
Storie di eretici nell'Italia dei capannoni

Un film di Paolo Casalis



Mi ha incuriosito molto questo dvd, che ho trovato nel punto vendita del Museo del Cavatappi a Barolo. 
Tre personaggi: un produttore di formaggi, uno di pasta e una grande produttrice di vino. Con idee molto chiare: qualità, tipicità, territorialità e produzioni limitate, il tutto mirato alla salvaguardia del territorio contro la cementificazione. DNA unico. Uomini di coraggio, che hanno saputo reagire dicendo: basta, questo no.

Non vi dirò di più, guardatelo e leggetelo visto che in allegato vi è anche il libro di Federico Ferrero "Storie di eretici nell'Italia dei Capannoni" - 28 pagine.

Un video che porta riflessione e che mi ha confermato il mio essere eretico.

Alcuni commenti di :

"Si scrive Langha Doc , si legge Mondovino all'Italiana."  Andrea Scanzi, LA STAMPA

" Nel breve spazio della mia lunga vita l'Italia è cambiata in una maniera spaventosa.
E' tutta una lotta contro il tempo, bisogna riuscire a diventare civili prima che il disastro sia completo.
Bisogna vedere se arriviamo ancora in tempo a salvare questo paesaggio.
Per me in gran parte l'abbiamo già distrutto. "  GIORGIO BOCCA

ZOI CHE PIACERE. CHARDONNAY ANGELO GERMANO

ZOI 2011 - CHARDONNAY ANGELO GERMANO - BAROLO

Capita in una domenica, al tiepido sole, di trovarsi in quel magnifico borgo che è Barolo. Visita al WiMu (Wine Museum) , piccolo gioiellino sensoriale dedicato all'uva che raccomando caldamente. Degustazione di 4 baroli di gran classe (non vi dirò quali) all'Enoteca Regionale e poi nuovamente visita al museo del Cavatappi. Anch'esso molto bello ed interessante perché anche attraverso i cavatappi si può fare e conoscere la storia dei luoghi da cui provengono.
A seguire giretto per le vie del Borgo e in un baleno arriva l'ora dell'aperitivo... ed eccoci "spiaggiati" nel Baruccio fronte parcheggio principale di Barolo.
Chiedo una bottiglia di vino bianco e non avendo carta dei vini mi faccio dire che cosa hanno, alla voce Chardonnay di Germano mi blocco ed ordino quest'ultimo. Però.... nella mia ignoranza do per scontato Ettore Germano, una sicurezza ed invece mi arriva Angelo Germano Chardonnay Zoi 2011. Mamma mia. Penso e mi sussurro: fregato. Poi analizzo la bottiglia, 14 gradi alcoolici.. Zoi....2011.....lo verso nel bicchiere....dorato carico.....olfatto.... PORCA VACCA ! Che bontà. 
Da anni proclamo ai miei corsi che quest'uva in genere marca sentori di banana più o meno matura ma mai mi era capitato di sentirla in modo così netto, franco. Elegante, intenso, burroso, batonnage in barrique. UUAAOOO.
In bocca caldo, pieno , grasso e morbido. Il vino è sparito in un batter di ciglia. Ad esser sinceri come vino non lo consiglierei all'aperitivo, esagerato, meglio a pasto. Rischiate di rimanere incollati alla sedia.
Diciotto euro (al bar) davvero ben spesi.
Complimenti Davide Germano, nipote del fondatore dell'azienda.



Vi allego anche un video che ho trovato su youtube che spiega come viene prodotto:

https://www.youtube.com/watch?v=Sa36F0Q-aRM



PRODUTTORE: Az. Angelo Germano

DENOMINAZIONE: Langhe Chardonnay  Zoi

ANNATA: 2011

DOVE: Barolo

GRADI: 14 % Alc.

domenica 20 aprile 2014

MARTELLINO DEGLI INCONTRI IGT 2012 - VERMENTINO problema, problemino.

Capita di aprire bottiglie e trovare sorprese non propriamente positive. Di conseguenza mi chiedo se sia un bene scrivere e commentare il prodotto in questione. Non è mia intenzione, danneggiare o offendere il produttore semmai aiutare nel non commettere più certi errori.

La sorpresa è stata amara, poiché il vino ha mostrato evidenti segni di rifermentazione ma l'amaro peggiore è dato dal fatto che alla base vi è un ottima uva che ha sviluppato un vino di "carattere". Oltre al fatto che l'azienda lavora con un preciso e chiaro metodo in agricoltura, il biologico.
Di cui io sono un fautore ma anche un critico intransigente.


Siamo a Suvereto (LI) in Val di Cornia e le uve che vengono utilizzate per questo vino sono principalmente Vermentino e in minima parte Trebbiano Toscano dell'annata 2012. Il vino viene affinato in botti di legno.

Nel bicchiere esprime un colore giallo dorato carico, intenso nell'olfatto ma che inizia a marcare la caratteristiche note date da una rifermentazione in bottiglia, bollicine che già si vedono a occhio nudo.

In bocca è pieno e morbido, il vino avrebbe davvero una gran stoffa. per non parlare dell'ottimo rapporto qualità prezzo. Inutile dire che si sente la gasatura che non dovrebbe avere e le inevitabili note del rifermentato. Peccato davvero.

Ma una cosa è sicura, lo vorrò ricomprare e assaggiare in condizioni normali. Forza ragazzi la strada èè quella buona.

L'etichetta che vi ho postato è leggermente diversa, negli anni è cambiato ma avendo dimenticato di fare una foto vi ho allegato una trovata sul web.

PRODOTTO: Martellino degli Incontri Toscana Bianco IGT 2012 Vermentino

PRODUTTORE Azienda Agricola Incontri

DOVE: Toscana Val di Cornia

UVA: Vermentino

ALCOOL : 13 % Vol








sabato 5 aprile 2014

DISCESA IN CANOA DEL FIUME PO CON DEGUSTAZIONE VINO A CURA DELL'ENOLOGO ASSETATO

Cosa lega un Castello, una gita in canoa sul fiume Po e una sana degustazione di vino alla scoperta delle aree vitivinicole a cavallo tra Monferrato e Astigiano? Scopritelo leggendo il volantino allegato.


Il tutto domenica 13 aprile con partenza alle ore 09.30 presso il castello di San Sebastiano da Po (TO).

La degustazione è curata dal sottoscritto cioè Ezio Cravero de L'Enologo Assetato

Per info non esitate a contattarmi.

www.enologoassetato.it

lunedì 31 marzo 2014

SPUMANTE KLOSTERSEKT TROCKEN 1973 - ABBAZIA DI KLOSTERNEUBURG

Avete letto bene... 1973... spumante, rarità che ho trovato e che io stesso non conoscevo. Siamo in Austria, sopra Vienna , nell'Abbazia di Klosterneuburg.

Vi allego anche il link dell'Abbazia  :
http://www.stift-klosterneuburg.at/resources/files/2012/3/7/2904/sekt-en-klostersekt-brut.pdf

Premetto che non mi è stato facile risalire ad informazioni su questo prodotto, in quanto come avete visto negli anni è cambiata la veste della bottiglia e con ogni probabilità anche la miscela di uve utilizzata. Comunque prendo  per buono un taglio di Riesling Italiano al 60 % e rimanente Gruner Veltliner.

Ho portato questo magnum ad un mio corso sul vino ad Ivrea, con poca convinzione sull'effettiva tenuta del prodotto; ero più nell'ottica di far assaggiare uno spumante ossidato dal tempo e spento di gasatura ed invece.... sorpresa tra le sorprese, una vera BOMBA DI PROFUMO E SAPORE.

UUUAAAAAOOOOO !!




Nei nostri bicchieri è entrato con un giallo dorato carico, splendido da vedere. Un perlage fine, finissimo  un poco evanescente (non lo concediamo dopo 40 anni?! ).

Al naso il valzer viennese si traduce in note di zabajone, burro fuso, confettura di agrumi e delicate note di mandarino. Intensissimo e persistente.

Una bocca rotonda, equilibrata tra morbidezza e acidità che ancora tiene con un finale lungo di gusto e sapore.  Frizzante e cremoso nella spuma, che ti sorprende.

Felice di aver condiviso questa bottiglia con i miei ragazzi. Inutile dire che la bottiglia si è svuotata in un baleno.

E bravi questi Monaci Benedettini a cui va il mio applauso.

Prodotto: KLOSTERSEKT TROCKEN

Produttore : ABBAZIA DI KLOSTERNEUBURG

Dove: AUSTRIA

Anno: 1973

Alcool: 12.5 %

Bottiglia : 1.5 lt.

Pagata. una balla di fumo... 


domenica 9 marzo 2014

PISCO MONTE FRAILE RESERVADO

Il Pisco, vocabolo preispanico che in lingua Quechua significa Uccello, viene prodotto in una zona piuttosto vasta a cavallo tra Cile e Perù, che comprende inoltre al suo interno il deserto perfetto, meglio conosciuto con il nome di Atacama a cui agli amanti di Luis Sepulveda e coloro  che amano la Parigi - Dakar non potrà che far vibrare il cuore al solo sentirlo nominare.
Parliamo di un distillato conteso tra i due stati, a tal punto che per un nonnulla non sono entrati in guerra. Ci troviamo in una zona di produzione vitivinicola di tipo desertico e le foto allegate che sono state scattate da me personalmente nel lontano 2004 rendono bene l'idea. 

Nella foto potete vedere le reti antigrandine che servono per spezzare il fortissimo vento tra i filari.

Prodotto principalmente con uve moscato in Cile ( il pisco Monte Fraile è viene distillato con uva fresca di Moscato Rosa e Moscato d'Alessandria ), mentre in Perù intervengo uve come la Quebranta, Italia e la spagnola Torontel.

La bottiglia che ho voluto condividere con i miei allievi (parolone, preferisco amici) del centro di Formazione CONEDIA di Ivrea ( www.conedia.it ) è il Pisco Monte Fraile Reservado producto con denominacion controlada.
Questo distillato è stato da me acquistato nel lontano 2004 direttamente in loco, alla cooperativa agricola Pisquera Elquì. Nell'omonima valle dell'Elquì , cuarta region chilena.

Ho voluto condividere, degustare, insieme a questi bravi ragazzi, curiosi di assaggiare e sperimentare qualcosa di nuovo.

Il distillato è sempre un momento intimistico ma ogni tanto è piacevole berlo in compagnia.

Veniamo alla bottiglia in questione che per la cronaca non viene più prodotta, è cambiato sia il formato della bottiglia che la ricetta delle uve in fase di distillazione. Credo che quella che ho aperto sia pressochè introvabile in Italia.
Parliamo ora di questo distillato di UVA FRESCA, non di grappa ci tengo a precisarlo.

Il colore è un dorato scarico, vivo e luminescente, bello da veder girare nel bicchiere. Il naso, intenso, offre un cesto di fiori secchi, erbe aromatiche come mentuccia, salvia, scorza d'arancia e un aroma intenso di panettone. Ricco davvero.

Al primo sorso si percepisce il secco e un alcool (40 gradi) ben amalgamato e equilibrato. Nel contempo un sapore dolce di legno di rovere francese, vanigliato che lascia spazio a delle note di rabarbaro e liquirizia amara con una discreta persistenza. Non lunghissima.


Di fronte a tanto prodotto, in una nazione come la nostra che non difetta di abilità in fase di distillazione non si può non esclamare W il CILE  e ... W IL PERù ( per par condicio) .

Se poi volete sperimentare ancora di più, vi consiglio il Pisco Sour, di cui i cileni sono gran bevitori all'aperitivo, a pasto e dopo cena; in sostanza un cocktail composto da Pisco , zucchero, succo di limone, ghiaccio tritato.....  io ci ho provato più volte durante la mia vacanza ma non sono mai riuscito a farmelo piacere... fate vobis...

Ezio

PRODOTTO: PISCO MONTE FRAILE RESERVADO

PRODUTTORE : Cooperativa Agricola Elquì

DOVE: Camino a Peralillo S/n Vicuna - Cuarta Region - Chile

UVA : Moscato Rosa, Moscato di Alessandria

ALCOOL : 40 %

BOTTIGLIA : 75 cl.